Una struttura ricettiva, destinata a sede di un ristorante con sala ricevimenti, creata mediante la ristrutturazione e l’ampliamento di una antica residenza di campagna, ormai parzialmente integrata nel tessuto urbano e quasi del tutto priva dei fabbricati annessi. L’edificio esistente è stato totalmente restaurato in ogni sua parte e destinato a ristorante, mentre una nuova ala è stata costruita per accogliere la sala banchetti e gli spazi di servizio. Il problema del rapporto tra l’edificio esistente e il nuovo ampliamento è stato  affrontato sia in termini di proporzioni, realizzando volumi pressoché simili a quelli esistenti, sia nella scelta dei materiali utilizzando quelli presenti nell’edificio originario, pietra bianca, pietra lavica ed intonaci legati alla tradizione del costruire, ma interpretati in chiave contemporanea. Lo svuotamento del punto  di contatto dei due corpi, negando l’accostamento permette di far percepire la differenza sostanziale tra i due, ed è l’occasione per generare nel vuoto venutosi a creare lo spazio d’ingresso, trasformando cosi una necessaria  cerniera funzionale  nel luogo più rappresentativo dell’accoglienza.